I morti e la boutade del ministro


Le notizie sono tra loro coincidenti nel presupposto e nelle conseguenze, ma senza che vi fosse volontarietà. La prima riguarda l'esternazione del nostro ministro dei tagli , il Quintino Sella moderno, si quella della finanza creativa e che oggi tira le pietre alla stessa finanza e ai banchieri. " Il lavoro non manca , in Italia. Infatti non mi risulta che vi siano disoccupati fra gli immigrati. " Più o meno così le sue parole. Ma immagino che detti immigrati, non avendo permesso di soggiorno, siano clandestini e quindi criminali per la nostra legislazione, tra l'altro da lui e dal suo governo così voluto, ma senza voler fare il polemico, mi chiedo . Ma se sono clandestini e quindi che sfuggano ad ogni censimento ed ad ogni controllo ufficiale cosa fa dire al ministro che fra gli stessi non vi sono disoccupati?  Che sia un'altra boutade , spot pubblicitario, un'altra delle sue "cazzate" tali da sembrare ovvietà e banalità? Non ci è dato da sapere. Al ministro serve però questa sua esternazione, per ricalcare quell'altra che il suo collega , ministro questa volta del precedente governo Prodi, teoricamente oppositore e concorrente, rivolgendosi ai giovani italiani li apostrofò come "bamboccioni". Bene l'attuale ministro voleva appunto arrivare a questo. Se i giovani italiani sono disoccupati e perché non hanno voglia di lavorare, o vogliono per forza un lavoro degno e dignitoso. Come si vede , quindi, è senso comune di destra e di "sinistra" , è ovvietà il fatto che non è vero che vi è disoccupazione in italia, vi è solo mancanza di volontà poca voglia di lavorare. 
L'altra notizia che fa il paio con l'esternazione di Tremonti che i morti per incidenti sul lavoro è salito a più 25% nei primi te mesi dall'anno. In realtà il dato è molto più alto in quanto  l’Osservatorio Sicurezza sul lavoro di Vega Engineering che ha pubblicato il dato statistico, non tiene conto dei morti non denunciati e dei morti ritrovati nei pressi delle strade che conducono ai cantieri e che , come ha raccontato Saviano, sono morti trasportati lontano per simulare incidenti stradali ma che in realtà sono omicidi bianchi, e non tiene conto che questa percentuale va comparata con la crescente disoccupazione . Meno posti di lavoro più morti sul lavoro. Accanto a questo dato va tenuto conto che nel settore agricolo si è verificato il 35,1% delle morti bianche, seguito da quello delle costruzioni (21,9 % delle vittime). Stranamente proprio quello dove maggiore è l'incidenza del lavoro immigrato e non conosce neppure festività visto che si muore anche di sabato e domenica. 

Sarebbe il caso di ricordare al ministro che forse bisognerebbe leggere questo dato prima di sparare apparenti "baggianate"? Che forse le condizioni di disperazione e di lotta spietata fra poveri che si combatte ogni giorno in ogni campagna e cantiere edile in italia provocano poi le morti dei disperati. E se queste sono le premesse e condizione per definire "l'occupazione" come si fà a sprecare insolenti parole di condanna verso chi si rifiuta di scendere a questo degrado di vita e ricatto morale e perdita di dignità? 

Credo che al "ragionier ministro " occorerrebbe un bel periodo di precariato o di disoccupazione forzata. Che ne pensate?