Cuore di pietra


  Augusto Illuminati

Bisogna avere un cuore di pietra (e io ce l’ho) per non buttarsi sull’antipolitica. Seguo con i sottotitoli il dibattito trilingue (emiliano, genovese, molisano) fra Bersani, Grillo e Di Pietro su fassismo, belìn, zombies e piduismo. Ma di che cazzo stanno parlando? I riferimenti storici sono tutti sballati, la rispondenza ai drammi quotidiani nulla, la terza o quarta settimana del mese manco sanno cos’è per un pensionato o un precario, l’asilo nido e l’aumento di pane e verdure o le bollette non ne parliamo. A proposito: per chi votare alle primarie? Bersani, Renzi o Vendola? Privilegiamo l’usato sicuro, il rifacimento della facciata di S. Lorenzo o la narrazione interminabile? Le masse scalpitano.
Bisogna avere un cuore di pietra per non confezionare molotov a sentire i professori bocconiani ripetere il mantra crescita-rigore-equità mentre tutto va a catafascio. E a sentirli preoccuparsi per i gggiovani, se fossi ancora tale, non basterebbe un cuore di pietra.
Bisogna avere un cuore di pietra per non mettersi a ridere (viriamo sul leggero) ascoltando in radio gli economisti discettare come uscire dalla crisi. Mi domando: ma chi è lo sceneggiatore pazzo che ha inventato i nomi: Sdogati, Giavazzi, Dell’Aringa, Stagnaro… Il filosofo si delizierà per le implicazioni ontologiche del new realism, il letterato per il rapporto fra storia e utopia, ideologia ed emozioni bella veltroniana Isola delle rose, il romanzo non-auto-sufficiente. Risate per tutti.
Finalmente – e qui il cuore di pietra si scioglie – il sogno adolescenziale anti-imperialista, il boicottaggio della Coca Cola, viene vigorosamente rilanciato con una tassa di 7,6 centesimi al litro. Si avvicina la svolta moderato-progressista e fra poco suonerà il rintocco funebre per merendine, ovetti Kinder, Fanta, meringhe e spuma. Il Pdl ha già annunciato che, se mettono la fiducia sulle bibite gassate, farà cadere il governo. Peggio che sulle intercettazioni. Da che parte stia Giuliano Ferrara è inutile strologare, basta guardarlo. Poi dicono che non ci sono più destra e sinistra.
Evvai, famo un quadrato. Aggiungiamo i vegani alla foto di Vasto. E quegli altri, i minatori del Sulcis 400 metri sotto terra, gli operai dell’Alcoa che si buttano nelle acque del porto, i licenziati Fiom, gli studenti sloggiati dal pratone della Sapienza, i precari massacrati e sbeffeggiati da padroni, Ichino e Fornero, non saranno mica l’antipolitica, o meglio l’unica possibile politica anche per chi ha un cuore di pietra?